Al via il nuovo redditometro, piu volte annunciato: a confermare i tempi stretti è stato il diretto dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera. L'intenzione è di non inviare, almeno all'inizio, tutte le 35mila lettere previste. E di ammorbidire, nella fase dell'appicazione, anche le soglie previste dalla legge, che fanno scattare il campanello d'allarme.
Cioè un discostamento tra le spese sostenute e il reddito di almeno 12mila euro e, in percentuale, del 20%. Le lettere dovrebbero partire quindi per chi ha sforato in misura maggiore, in cifra assoluta e anche in percentuale. E dovrebbero arrivare soprattutto ai redditi più alti. In particolare per i casi limite, ad esempio quelli in cui singole voci di spesa ricorrente (quindi non quelle una tantum giustificabili con il risparmio) superano il reddito complessivo. L'autorità della Privacy «comporterà un miglioramento della qualità e probabilmente una diminuzione del contenzioso». Non ci saranno le famose «medie Istat», spese presunte che erano nella prima versione del nuovo redditometro, ma che sono state bocciate proprio dal Garante della Privacy. Solo spese certe quindi. Nel modelli 730 e negli Unico ci sarà l'informativa, sempre chiesta dal garante dei dati personali, nella quale il fisco informa il contribuente che l'Agenzia ricostruirà il reddito di ciascun contribuente attraverso le spese certe. Comprese quelle indicate nella dichiarazione per usufruire di benefici fiscali. È il caso del bonus ristrutturazioni e dell'ecobonus confermati con l'ultima legge di stabilità. Le fatture alla ditta che rimette in sesto l'appartamento o quelle per le finestre termoisolanti finiranno inevitabilmente nel calcolo delle spese. Altro argomento caldo sul fronte fiscale, quello della voluntary disclosure, cioè del rientro volontario dei capitali detenuti illegalmente all'estero, pubblicata ieri nella Gazzetta ufficiale. A differenza dello scudo fiscale non ci sarà anonimato, si pagheranno le imposte e gli interessi, mentre ci saranno riduzioni per le sanzioni e uno scudo penale. Presto, ha annunciato il direttore delle entrate, saranno messi online i modelli per chi vorrà aderire al rientro. Il contribuente dovrà indicare i suoi dati, le attività da fare rientrare e dovrà anche dire da quanto tempo i soldi si trovano all'estero. Mano morbida anche in questo caso: i contraddittorio sarà sulla fase di chiarimento delle motivazioni delle operazioni per portare fuori i capitali più che sul rientro o sui calcoli.
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Autoreavv. Gennaro di Maggio Attenzione:
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