MARZO "CALDO" PER LE SCADENZE FISCALI : Consegna CU, TFR busta paga, canone Rai, comunicazione IVA2/3/2015 Inizio marzo «intasato» da scadenze fiscali : la certificazione unica infatti non è solo una delle circa cento scadenze fiscali che propone il calendario di marzo. In realtà, proprio l’inizio del mese è particolarmente in salita. Oggi 2 marzo scade, infatti, il termine per presentare in forma separata la dichiarazione Iva relativa all’anno d’imposta 2014. Chi decidesse, invece, di prendersela più comoda e inviarla in estate con il modello Unico dovrà comunque inviare sempre entro il 2 marzo la comunicazione annuale dei dati Iva.
Il 2 marzo è anche la deadline entro cui banche e intermediari finanziari dovranno inviare le informazioni relative al 2013 alla Superanagrafe dei conti correnti. Sono quattro i dati i che dovranno essere trasmessi in relazione ai conti correnti: il saldo contabile a inizio e quello a fine anno, l'importo totale degli accrediti effettuati e quello degli addebiti nello stesso anno. Richiesta TFR in busta paga dal 1 marzo 2015 Novità introdotta nell’ultima Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190 del 2014) la possibilità di chiedere il TFR in anticipo nella busta paga in via sperimentale. In particolare il dipendente privato in servizio da almeno sei mesi, di chiedere al proprio datore di lavoro, per i periodi decorrenti dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018, la liquidazione in busta paga dell'importo mensile che avrebbe maturato ai sensi dell'art. 2120 del codice civile. Per poter chiedere l’anticipazione il lavoratore deve avere un'anzianità di servizio in azienda di almeno sei mesi. Comunicazione IVA 2014: scadenza 2 marzo 2015 Scade lunedì 2 marzo 2015 anche il termine per i contribuenti IVA che sono tenuti a presentare la comunicazione annuale dei dati Iva riferita all'anno d'imposta 2014. A effettuare la comunicazione in via telematica, sono gli stessi contribuenti IVA anche tramite intermediari abilitati, utilizzando il servizio telematico ENTRATEL o FISCONLINE. Oggi è anche il termine ultimo per banche e intermediari finanziari per inviare le informazioni relative al 2013 alla Superanagrafe dei conti correnti. Sono quattro i dati i che dovranno essere trasmessi in relazione ai conti correnti: il saldo contabile a inizio e quello a fine anno, l'importo totale degli accrediti effettuati e quello degli addebiti nello stesso anno. Scadenza Canone Rai in ritardo Marzo è il mese anche per pagare in ritardo l’abbonamento alla televisione, il canone Rai 2015 in ritardo, pagando oltre all’importo toale di 113,50 euro una piccola sovrattassa di 4,47 euro. Chi rinnova il Canone tv oltre i termini di legge deve corrispondere il canone utilizzando un bollettino di c/c 1107 intestato a:” AG. ENTRATE DP. I UFF. TERR. TO 1 SAT. RECUPERO CANONI ABBONAMENTO TV”, mentre la maggiorazione si versa usando il bollettino di c/c postale n. 104109 intestato a: “AG. ENTRATE DP. I UFF. TERR. TO 1 SAT. SANZ. AMM.VE INTERESSI E SPESE”. Prima di effettuare compensazioni in F24 ci si deve ricordare di verificare l’ammontare complessivo di quelle già effettuate, in modo da non superare il tetto dei 700mila euro annui. Bisogna anche ricordarsi che le compensazioni orizzontali di crediti tributari che eccedono la soglia dei 15mila euro, anche diversi da quelli Iva, necessitano del visto di conformità. In ogni caso, prima di procedere a ulteriori compensazioni va verificata l’eventuale presenza di ruoli scaduti superiori a 1.500 euro. L’articolo 9 comma 2 del Dl 35/2013 ha innalzato il tetto massimo delle compensazioni annue di crediti d’imposta e contributi da 516mila a 700mila euro a partire dal 2014. Tale limite sale a quota un milione di euro per i subappaltatori edili, qualora il volume d’affari dell’anno precedente sia costituito per almeno l’80% da prestazioni di subappalto (articolo 35 comma 6-ter, del Dl 223/2006). Se si intende compensare il secondo acconto va pertanto verificato di non aver già superato le soglie indicate. Non devono, comunque, essere conteggiate eventuali compensazioni verticali, anche se esposte in F24. Si deve, poi, verificare se sono state effettuate compensazioni (sempre orizzontali) eccedenti la soglia dei 15mila euro. In questi casi, infatti, è necessaria l’apposizione del visto di conformità sul modello dichiarativo da cui scaturiscono i crediti. Questo vale tanto per l’Iva quanto per gli altri crediti erariali. Per converso, le compensazioni orizzontali oltre soglia di imposte dirette, Irap, sostitutive e ritenute non “soffrono” la preventiva presentazione del dichiarativo (anche se in questo caso dovrebbero essere già stati inviati) né l’utilizzo obbligatorio dei canali Fisconline e/o Entratel per l’invio della delega di pagamento. Queste compensazioni, come confermato dall’agenzia delle Entrate a Telefisco 2014 (le risposte sono state trasfuse nella circolare 10/E/2014):
GLI ESEMPI: IL RUOLO SCADUTO 01 L'ACCONTO IRAP Beta Srl ha un credito Ires 2013 residuo di 10mila euro e applicando il metodo storico non è obbligata a versare il secondo acconto Irap mentre deve versare un secondo acconto Ires per 3mila euro A inizio ottobre è scaduto per dimenticanza un ruolo emesso in relazione a Ires pari a8mila euro Beta decide di compensare il credito Ires con il debito Irap 02 IL DEBITO ISCRITTO A RUOLO Il debito iscritto a ruolo è superiore a 1.500 euro e quindi blocca l'utilizzo del credito Beta Srl decide quindi di utilizzare il credito per pagare il ruolo scaduto, in modo da sbloccare il credito residuo e poterlo utilizzare in sede di versamento del secondo acconto Solo una volta sanato il ruolo la Srl potrà utilizzare il residuo credito Ires residuo per 2mila euro (10mila – 8mila) in abbattimento parziale del secondo acconto Irap LA RIDUZIONE DI UTILE 01 IL RICALCOLO Il modello Unico di Alfa Srl presentava un’imposta pari a 100mila euro. La società ha versato nei termini il primo acconto per 40.600 euro (100mila x 101,5% x 40%) La società stima una riduzione di utili e vuole ricalcolare il secondo acconto 02 | L’IMPATTO DEL PREVISIONALE Alfa versa con il metodo previsionale: i l secondo acconto Ires viene quindi rideterminato in9.400 euro, dato dall'imposta stimata complessiva (50mila) al netto di quanto versato con il primo acconto (40.600) Il codice tributo da utilizzare è il «2002»
![]() L'agenda fiscale di questo autunno "caldo" è fitta fino a dicembre, tra Tasi, Tari e Imu, una serie di sigle che nascondono pagamenti e scadenze, differenti da comune a comune per via delle diverse delibere comunali. Per non perdersi nel mare della burocrazia e delle date, proviamo a fare un piccolo riassunto delle prossime scadenze, ricordando comunque che sul sito del Ministero dell'Economia si possono trovare tutte le informazioni sul proprio comune di residenza. Partiamo dalla Tasi, la tassa sui Servizi Indivisibili, una imposta comunale istituita dalla Legge di Stabilità del 2014, relativa ad attività come la manutenzione delle strade o illuminazione pubblica. Lo scorso 10 settembre è scaduta per i Comuni la possibilità di approvare la delibera che stabiliva l'aliquota; chi non si è attenuto obbligherà i cittadini a pagare l'imposta in un'unica soluzione, entro il 16 dicembre, con l'aliquota fissa all'1 per mille. Per gli altri, invece, la scadenza è il 16 ottobre; a pagare la Tasi sono i possessori di prime case e per gli altri immobili, in generale su cui non si paga l’Imu. Ci sono detrazioni sulla prima casa solo se il Comune fissa un’aliquota superiore al 2,5 per mille, altrimenti può applicare l’aliquota senza sconti. Il massimo dell’aliquota è il 3,3%. La Tasi non si paga sui terreni agricoli e una parte, tra i l0 e il 30%, è a carico degli inquilini. Tra le imposte di quest'anno, la Tasi è una delle più care: la Cgia di Mestre ha calcolato che avrà un effetto devastante per immobili come negozi e capannoni, mentre la Uil ha dichiarato che l'imposta sarà più cara della famigerata Imu pagata nel 2012. Per la Tari, la tassa sui rifiuti, nata in sostituzione della vecchia Tares, vi arriverà a casa direttamente dal comune, con il modello F24 precompilato. E sempre il comune deciderà, in seguito all'approvazione della delibera con scadenza 30 settembre, quando e quanto pagare, quello che si sa di certo è che la quota verrà divisa in due rate semestrali, da pagare entro la fine del 2014. Per calcolare la Tari, si parte da una quota fissa alla quale si aggiunge una variabile, in base alla metratura del locale e al numero di persone che ci sono all'interno. Nessuna esclusione per questa imposta, che è diretta a qualsiasi possessore o locatario di un immobile o anche aree scoperte che producono rifiuti. Infine c'è l'Imu, l'imposta municipale propria. E' la tassa che si paga sulle seconde case e su ogni altro tipo di immobile diverso dalla prima casa. Il massimo dell'aliquota da pagare, fissata dai Comuni, non dovrà superare l'11,4 per mille. Rimane anche l'Imu sulla prima casa, ma solo se è un immobile di pregio, appartenente alle categorie categorie A/1,A/8 e A/9. Il saldo è fissato per il 16 dicembre, con le aliquote - salvo delibere comunali - dell'anno passato. Per conoscere nei dettagli le aliquote, le scadenze e le modalità di pagamento, si può consultare anche il sito dell'Agenzia delle Entrate. Il versamento della prima rata Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) va effettuato entro lunedì 16 giugno se il Comune ha deliberato le aliquote per il versamento. Come fare a saperlo? Si può consultare il dossier Imu-Tasi del Sole 24 Ore o in alternativa cercare le delibere sul sito delle Finanze. Se il Comune non ha deliberato, l'appuntamento con la prima rata della Tasi è rinviato al prossimo autunno. La scadenza di lunedì 16 giugno interesserà in molti casi anche il versamento della prima rata o in un'unica soluzione della Tari (tassa sui rifiuti), a meno che il Comune non abbia deciso un calendario diverso. Lunedì 16 giugno è il termine entro cui va versata l'Imu. L'imposta municipale sugli immobili resta dovuta sull'abitazione principale solo se è di lusso (categorie catastali A/1, A/8, A/9). Per il resto, invece, bisogna continuare a versarla tutti gli altri immobili: per esempio, seconde case, negozi, capannoni. Lunedì 16 giugno scade il termine per la consegna del modello 730/2014 e il 730-1 (scelta per la destinazione dell'otto e cinque per mille dell'Irpef) a un Caf, a un professionista abilitato (dottore commercialista, esperto contabile o consulente del lavoro) o al proprio sostituto d'imposta, se questo presta l'assistenza fiscale ai propri sostituiti tramite un Caf di cui è socio. Il termine è stato prorogato dal Dpcm del Governo del 3 giugno scorso. Vanno sempre esibiti tutti i documenti comprovanti gli oneri deducibili o detraibili, oltre che le altre detrazioni e i crediti d'imposta e lo scomputo delle ritenute d'acconto. Entro lunedì 16 giugno deve essere versato anche il diritto annuale per l'iscrizione alla Camera di commercio Non solo versamenti. Lunedì 16 giugno scade anche il termine per la presentazione telematica della comunicazione di opzione per il regime di tassazione del consolidato nazionale Entro lunedì 16 giugno chi presenta il modello Unico - e non sarà interessato dalla proroga al 7 luglio - dovrà versare il saldo Iva per il 2013, con maggiorazione 0,4% mensile rispetto all'ordinaria scadenza del 16 marzo 2014 Lunedì 16 giugno scade il termine per il versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi (il modello Unico) e del modello Irap relativi all'anno d'imposta 2013, compresa l'imposta sostitutiva per la rivalutazione dei beni d'impresa. La proroga al 7 luglio - su cui si attende il Dpcm del Governo - riguarderà i contribuenti minimi e i circa 3,7 milioni di contribuenti soggetti a studi di settore.
Sono chiamati in cassa milioni di italiani che dovranno vedersela tra fatture, documenti e scontrini con i quali calcolare gli introiti, le deduzioni e le detrazioni per il pagamento delle tasse. Per il quarto mese dell’anno, infatti, il fisco ha in serbo per gli italiani l’appuntamento più importante e puntuale: quello con la dichiarazione dei redditi.
Vediamo nel dettaglio le scadenze. Spesometro Si inizia da giovedì 10 aprile con la comunicazione da parte delle partite Iva che effettuano la liquidazione mensile della comunicazione delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizio rese e ricevute nel 2013, ossia tutte le fatture emesse da società, lavoratori autonomi, artigiani,professionisti, e i dati sugli acquisti di importo superiore ai 3.600 euro effettuati nel 2013. La traduzione è chiara. Vanno comunicate all’anagrafe tributaria tutte le spese sostenute: dall’abbigliamento ai mobili, dai viaggi agli elettrodomestici, passando per gli automezzi, in modo da giustificare all’Agenzia delle Entrate non tanto il modo in cui vengono spesi i soldi, ma soprattutto se quegli stessi soldi sono adeguati al tenore di vita dichiarato al fisco. Insomma, d’ora in poi tutti i ‘finti poveri’ che sono riusciti a sfuggire al Fisco saranno messi al bando. Stessa procedura ma con più tempo a disposizione (il 22 aprile) per chi effettua la liquidazione trimestralmente. Occorre collegarsi al portale dell’Agenzia delle Entrate, dove ci si può avvalere del software per la compilazione dello Spesometro e della procedura di controllo volta a segnalare eventuali errori. Contribuenti regime minimo Sempre il 10 aprile quanti si avvalgono del regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo, il cosiddetto forfettino, devono effettuare la trasmissione telematica dei dati contabili relativi al trimestre precedente e ottenere l’assistenza fiscale da parte degli uffici delle Entrate. Contribuenti Iva Se il 15 aprile è il giorno in cui bisogna emettere e registrare le fatture differite, il 16 aprile è invece la volta delle ritenute d’acconto, dell’Iva e delle imposte sostitutive. Modello 730/2014 Per gli italiani è tempo di dichiarazione dei redditi. E i primi a essere chiamati in cassa dal fisco, entro il 30 aprile, sono coloro i quali si rivolgono al proprio datore di lavoro o all’ente pensionistico. Poi, entro il 30 maggio, sarà possibile consegnare il 730 ai Caf. Nella busta contenente la dichiarazione vanno anche inserite le scelte della destinazione dell’8 e del 5 per mille. Nel nuovo modello sono tante le novità, alcune delle quali riguardano le detrazioni per le spese legate alla casa come quelle per i mobili e gli elettrodomestici, ma ritornano anche quelle per i lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica e la detrazioni per gli interessi passivi dei mutui, oltre alle spese per l’affitto degli studenti e per le spese mediche. Canone Rai Per non sottovalutare mai una delle imposte più odiate dagli italiani, sempre il 30 aprile i titolari di abbonamento alla radio o alla televisione devono provvedere al pagamento della seconda rata trimestrale di 30,16 euro del canone annuo. ![]() Tutte le scadenze del mese di Aprile- SCARICALE DA NOSTRO SITO ![]()
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Autoreavv. Gennaro di Maggio Attenzione:
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