![]() Di seguito nel dettaglio, le scadenze fiscali di dicembre 2015. Scadenze fiscali 16 dicembre 2015: IMU, TASI e TARI - 16 giugno - 16 dicembre: sono questi i termini previsti dalla legge entro cui i proprietari (ma anche gli inquilini) di immobili sono chiamati a versare le due rate di IMU e TASI. Dovranno pagare l’Imposta sui Servizi Indivisibili sia il proprietario che il detentore dell’immobile, in base alle aliquote e alle quote stabilite dal Comune di riferimento, mentre l’Imposta Municipale Unica è dovuta da chiunque possieda un immobile (non abitazione principale), terreno o area edificabile. Ricordiamo che l’Imu sulla prima casa dovrà essere versata solo nel caso in cui quest’ultima sia inserita nelle categorie A1, A8, A9. Per quanto riguarda invece la Tassa sui Rifiuti (TARI), ogni Comune ha la possibilità di decidere in maniera autonoma le scadenze fiscali entro cui versare il tributo. In molti casi però, molti enti hanno deciso di far coincidere il termine con quello delle tasse sulla casa. Il contribuente farà dunque bene a verificare le scadenze prescelte dal proprio Comune di residenza. Scadenze fiscali 16 dicembre 2015: IVA e IRPEF Anche in questa caso la scadenza prevista è il 16 dicembre. Entro questa data i contribuenti che liquidano l’IVA mensilmente dovranno procedere al pagamento IVA riguardante novembre 2015 Il versamento deve essere eseguito tramite modello F24 indicando il codice tributo 6011 nella sezione erario. Per quanto riguarda invece l’IRPEF, il 16 dicembre è il termine ultimo entro il quale i sostituti d’imposta potranno eseguire il pagamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto effettuate su:
Il 28 dicembre i contribuenti operatori intracomunitari saranno chiamati a presentare gli elenchi riepilogativi INTRASTAT delle cessioni e/o acquisti e prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese di ottobre. Entro la stessa data professionisti e imprese che operano con il regime di IVA ordinario (la scadenza non riguarda dunque i contribuenti minimi e coloro che hanno optato per il regime forfettario) dovranno versare l’Acconto IVA mediante il modello F24. Come per gli acconti IRPEF e IRES, per calcolare quanto dovuto si potrà scegliere tra metodo storico e previsionale, cui si aggiunge anche il metodo delle operazioni effettuate.
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Autoreavv. Gennaro di Maggio Attenzione:
|