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fisco, autunno caldo: il ritorno delle scadenze fiscali 

18/9/2014

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L'agenda fiscale di questo autunno "caldo" è fitta fino a dicembre, tra Tasi, Tari e Imu, una serie di sigle che nascondono pagamenti e scadenze, differenti da comune a comune per via delle diverse delibere comunali.
Per non perdersi nel mare della burocrazia e delle date, proviamo a fare un piccolo riassunto delle prossime scadenze, ricordando comunque che sul sito del Ministero dell'Economia si possono trovare tutte le informazioni sul proprio comune di residenza.
Partiamo dalla Tasi, la tassa sui Servizi Indivisibili, una imposta comunale istituita dalla Legge di Stabilità del 2014, relativa ad attività come la manutenzione delle strade o illuminazione pubblica. Lo scorso 10 settembre è scaduta per i Comuni la possibilità di approvare la delibera che stabiliva l'aliquota; chi non si è attenuto obbligherà i cittadini a pagare l'imposta in un'unica soluzione, entro il 16 dicembre, con l'aliquota fissa all'1 per mille. Per gli altri, invece, la scadenza è il 16 ottobre; a pagare la Tasi sono i possessori di prime case e per gli altri immobili, in generale su cui non si paga l’Imu. Ci sono detrazioni sulla prima casa solo se il Comune fissa un’aliquota superiore al 2,5 per mille, altrimenti può applicare l’aliquota senza sconti. Il massimo dell’aliquota è il 3,3%. La Tasi non si paga sui terreni agricoli e una parte, tra i l0 e il 30%, è a carico degli inquilini.
Tra le imposte di quest'anno, la Tasi è una delle più care: la Cgia di Mestre ha calcolato che avrà un effetto devastante per immobili come negozi e capannoni, mentre la Uil ha dichiarato che l'imposta sarà più cara della famigerata Imu pagata nel 2012.
Per la Tari, la tassa sui rifiuti, nata in sostituzione della vecchia Tares, vi arriverà a casa direttamente dal comune, con il modello F24 precompilato. E sempre il comune deciderà, in seguito all'approvazione della delibera con scadenza 30 settembre, quando e quanto pagare, quello che si sa di certo è che la quota verrà divisa in due rate semestrali, da pagare entro la fine del 2014.
Per calcolare la Tari, si parte da una quota fissa alla quale si aggiunge una variabile, in base alla metratura del locale e al numero di persone che ci sono all'interno. Nessuna esclusione per questa imposta, che è diretta a qualsiasi possessore o locatario di un immobile o anche aree scoperte che producono rifiuti.
Infine c'è l'Imu, l'imposta municipale propria. E' la tassa che si paga sulle seconde case e su ogni altro tipo di immobile diverso dalla prima casa. Il massimo dell'aliquota da pagare, fissata dai Comuni, non dovrà superare l'11,4 per mille. Rimane anche l'Imu sulla prima casa, ma solo se è un immobile di pregio, appartenente alle categorie categorie A/1,A/8 e A/9. Il saldo è fissato per il 16 dicembre, con le aliquote - salvo delibere comunali - dell'anno passato. 
Per conoscere nei dettagli le aliquote, le scadenze e le modalità di pagamento, si può consultare anche il sito dell'Agenzia delle Entrate. 

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    Autore

    avv. Gennaro di Maggio
    Patrocinante  presso le Magistrature Superiori 
    Docente di diritto finanziario

    Facoltà di Giurisprudenza Università Federico II di Napoli
    Responsabile dello sportello di consulenza e assistenza tributaria del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.
    Componente del comitato regionale sulla mediazione tributaria istituito presso la D.R.E. Campania 

    Attenzione: 
    In questa sezione lo studio di Maggio & associati  propone contenuti a solo scopo informativo e che in nessun caso possono costituire parere legale. E' vietata la riproduzione e la divulgazione anche parziale senza autorizzazione.

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