![]() Domani il Parlamento non approverà come previsto il cosiddetto decreto Salva Roma, malgrado il provvedimento avesse già superato sia il voto al Senato che quello di fiducia alla Camera. Il governo prova a porre riparo inserendo i capitoli più urgenti in un altro decreto legge - il Milleproroghe . Il Consiglio dei ministri l'ha messo in scaletta per stamattina. Rinvio invece per la casa e le norme sulla Tasi, la componente servizi della nuova imposta sugli immobili che dal 2014 sostituirà l'Imu (la Iuc). Alla fine la legge di Stabilità non ha modificato l'impianto del governo (a tre gambe: Tasi, Tari e Imu sulle seconde abitazioni) e - come annunciato oggi - non sarà modificato nemmeno dal milleproroghe. Ma i Comuni nei giorni scorsi hanno minacciato il governo di rottura nei rapporti istituzionali se non provvederà ad alzare il tetto alle aliquote (portando a 3,5 per mille quello sulla prima casa e all'11,6 per mille l'altro sulle seconde). E se non vi saranno nuove risorse (oltre i 500 milioni già stanziati) per consentire detrazioni per le prime abitazioni simili a quelle concesse con la vecchia imposta. Poi c'è il problema della mini-Imu. Va pagata entro il 24 gennaio prossimo ed è pari al 40 per cento della differenza tra l'aliquota fissata dal sindaco e quella base.
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Autoreavv. Gennaro di Maggio Attenzione:
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